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La protesta

Centro commerciale a Quintano, Rifondazione: “Speculazione in mano ad amico di Lupi (Pdl)”

Locatelli, Prc: "Il via libera era stato dato alla societ?? Zerbini, ma appena Regione e Comune han detto s?? il progetto ?? passato alla Policentro di Ieli, presidente della fondazione di Maurizio Lupi"

Ezio Locatelli e Claudio Sala, esponenti di Rifondazione comunista – Federazione della sinistra

Lo abbiamo sempre detto ma adesso, inconfutabile, c’è anche la controprova rappresentata da una potente cordata di interessi economico-finanziari a dire che quella del megacentro commerciale di Quintano è una colossale opera di speculazione che nulla ha a che vedere con gli interessi del nostro territorio.
Come si ricorderà il progetto per la realizzazione di una “grande struttura di vendita” nell’area delle ex Fonderie del Quintano era stato presentato dalla società Zerbini B&G. Una volta incassato il benestare alla realizzazione di un megacentro commerciale da parte delle due amministrazioni comunali che si sono succedute a Castelli Calepio (rispettivamente a guida Lega e lista civica di destra) nonché da parte della Regione Lombardia (a guida Pdl e Lega) il progetto della Zerbini B&G, guarda un po’, è passato in altre mani. E che mani! Da notizie stampa e in rete apprendiamo che il progetto sta per essere realizzato dalla Policentro S.p.A., una potentissima società che di recente ha annunciato investimenti nell’ordine di 600 milioni di euro per realizzare entro il 2013 cinque nuovi grandi centri commerciali in diverse parti d’Italia: Castelli Calepio (Bg), Partinico (Pa), Afragola (Na), Parma, Imola.
Presidente di Policentro è l’ing. Lino Iemi, immobiliarista, con il pallino degli shopping center. Oltre alla passione per gli affari Iemi si fregia di partecipare, in qualità di vicepresidente, a “Costruiamo il Futuro”, una fondazione fondata e presieduta dall’on. Maurizio Lupi ( PdL) che raggruppa imprenditori, professionisti, amministratori di area berlusconiana (Compagnia delle Opere, PdL ) dediti “alla realizzazione dei principi di sussidiarietà” (leggi privatizzazioni e interessi vari).
Chi avrà la curiosità e la pazienza di andare a vedere alcuni siti on line potrà appurare tutta una serie di prese di posizione o articoli di giornale che sollevano non pochi interrogativi a dir poco “inquietanti” intorno all’intricato sistema finanziario e alla commistione di interessi del gruppo Policentro.
Consideriamo gravissimo che a fronte di un cambio di interlocutori e all’ingrandimento ulteriore di un progetto già di per sé inaudito – stimato per un bacino di utenza di 428.736 residenti – il Sindaco e l’Amministrazione Comunale non abbiano sentito il dovere di fare chiarezza ed informare i cittadini. Peraltro, ricordiamolo, il Sindaco, fino a poco prima della sua elezione, aveva fatto chiaramente mostra di contrarietà al progetto di insediamento. Alla prova dei fatti nessuna informazione, nessuna discussione, nessuna trasparenza per i cambi in corso d’opera di una operazione destinata ad avere un impatto violentissimo sul tessuto socio-economico di un intero territorio.
Noi pensiamo che la politica del fatto compiuto, soprattutto in casi giganteschi di questo genere, sia del tutto inammissibile. Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale trovino le motivazioni e la forza di sospendere la realizzazione del progetto e di avviare una discussione aperta oppure per noi questo Sindaco e questa Amministrazione meritano di andarsene a casa!

Ezio Locatelli, segretario provinciale 
Claudio Sala, segretario Valcalepio
Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra 
 

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