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In regione

Cartiere Pigna, via libera all’intesa per il rilancio

Sì unanime al nuovo quadro progettuale che prevede rilancio aziendale, riqualificazione dell'area e creazione di posti di lavoro. Piccinini: diventi un progetto pilota.

Il Comitato di Coordinamento del Contratto di Recupero Produttivo per la ristrutturazione aziendale delle Cartiere Paolo Pigna di Alzano Lombardo ha dato oggi il via libera all’unanimità al nuovo quadro progettuale che prevede rilancio aziendale, riqualificazione funzionale dell’area e creazione di posti di lavoro.
Alla riunione, presieduta dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, hanno partecipato gli assessori Daniele Belotti (Territorio e Urbanistica), Marcello Raimondi (Ambiente, Energia e Reti) e Gianni Rossoni (Istruzione, Formazione e Lavoro), il presidente della Cartiere Paolo Pigna, Giorgio Jannone e i rappresentanti degli enti locali bergamaschi e dei sindacati.
Il presidente Formigoni, dopo aver preso atto dell’accordo unanime sul progetto, si è detto "molto orgoglioso e soddisfatto per questa iniziativa che per la prima volta utilizza un nuovo strumento di programmazione negoziata come il Contratto di Recupero Produttivo".
"Grazie a questa intesa – ha proseguito Formigoni – che ha un forte carattere innovativo non solo saranno garantiti gli attuali posti di lavoro, ma l’occupazione crescerà. In questo modo vogliamo salvaguardare e sostenere un’intera comunità dal punto di vista economico, territoriale, ambientale e storico".
Partirà entro pochi giorni l’iter amministrativo per la sottoscrizione formale dell’intesa. La Segreteria tecnica che si occuperà di svilupparne i contenuti è già convocata per il 21 dicembre.
Questi gli aspetti qualificanti della proposta progettuale condivisa dal Comitato di coordinamento.
1) Nella scelta delle funzioni territoriali è stata innanzitutto preservata la vocazione industriale-produttiva locale, mantenendola quale funzione prevalente.
2) Nelle aree dello stabilimento storico Pigna nascerà una "cittadella dell’energia", quale incubatore di nuove attività e imprese; questo è l’obiettivo del progetto energetico FaSE (Fabbrica Seriana Energia) che, in sinergia con l’Università degli Studi di Bergamo riceverà direttamente gli input della ricerca più avanzata:
– per diffondere la conoscenza dell’eco-sostenibiltà;
– per formare, a livello sperimentale, il sistema "comunità sostenibile della Valle Seriana";
– per fornire spazi strutturati e dotati di servizi condivisi (eliminando l’onere dell’investimento immobiliare per le nuove imprenditorialità);
– per promuovere l’integrazione tra ricerca, tessuto produttivo e sviluppo locale.
3) La ristrutturazione aziendale prevista, oltre al mantenimento degli attuali addetti dell’ambito produttivo delle Cartiere, assieme al progetto FaSE, avrà come obiettivo quello di creare nuove attività legate alla green economy e, pertanto, di incrementare l’occupazione, anche attraverso la formazione di nuove figure professionali.
4) La proposta progettuale andrà anche a ridisegnare il tessuto urbano dell’ambito di intervento in relazione al contesto territoriale circostante, definendo per le aree produttive che saranno dismesse quelle nuove destinazioni d’uso per una riqualificazione virtuosa dell’intero comparto.
Il commento della Cisl 
Il segretario della Cisl di Bergamo Ferdinando Piccinini, che col leader della Fistel provinciale Gigi Pezzini, ha seguito tutto l’iter della vicenda valuta positivamente l’iniziativa: "Questo progetto può diventare sicuramente un accordo pilota rispetto a come favorire nuovi insediamenti produttivi in settori innovativi, come quello che dovrà partire (Fase) sulle energie rinnovabili; inoltre ha permesso di gestire la vicenda della ristrutturazione della Pigna in modo efficace, perché non ha lasciato disoccupato nessun lavoratore. Oggi, poi, abbiamo avuto la conferma anche da parte della direzione della Pigna, tramite Giorgio Iannone, sul fatto che entro la fine di quest’anno l’azienda non farà più richiesta di cassa in deroga, ma si impegna a assorbire internamente, puntando su un efficace lavoro di riqualificazione, gli ultimi lavoratori rimasti in cassa".
Una grande soddisfazione, conclude Piccinini, "anche se c’è ancora molto da fare. Abbiamo gestito una vertenza che è riuscita a salvaguardare una presenza industriale storica e creato presupposti per tutto lo sviluppo e per il rilancio di ulteriore occupazione. Chiediamo ufficialmente che “l’idea Pigna” diventi un progetto pilota per la provincia, e si provi la sua applicazione sulle tante aree deindustrializzate dalla lunga crisi che ci ha fortemente colpito in questi anni, si pensi alla vicenda Indesit a Brembate, m anche alle aree della Valle Seriana come quelle che furono delle industrie Crespi e Cantoni, solo per fare due esempi".

 

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