• Abbonati
Prove all'ariston

Spicca la classe di Malika Ayane

Mentre ancora aleggia la domanda se domani si ascolter?? o no la canzone di Morgan, all'Ariston, durante le prove si sono sentite quelle in gara.

Mentre ancora aleggia la domanda se domani si ascolterà o no la canzone di Morgan, all’Ariston, durante le prove si sono sentite quelle in gara con l’eccezione però dei brani di Povia, La verità, e quella del trio formato da Pupo, il principe Emanuele Filiberto di Savoia e il tenorino Luca Canonici, Italia amore mio. Per motivi sfuggiti ai più, compresi gli entourage degli artisti, la Rai ha deciso di privare la stampa del brivido dell’esecuzione: è evidente che, Morgan a parte, per motivi diversi queste due canzoni possono rappresentare il caso del Festival: Povia, che nel frattempo ha tolto dal testo il riferimento a Eluana Englaro, ha un pezzo in stile cantautorale ispirato proprio alla vicenda della povera ragazza scomparsa tra le polemiche e a quanto si sa arricchirà la sua esibizione con un «duello» tra una violoncellista bionda e una mora, che si sfideranno «a colpi di archetto» rappresentando una il bene e l’altra il male. ‘Italia amore miò è invece un omaggio al nostro paese che melodicamente mette insieme Reitano e il tenorismo più prevedibile. Come già si era intuito dai preascolti, il brano più elegante è quello di Malika Ayane, Ricomincio da qui, una canzone molto originale nella sua struttura che mette in luce tutta la classe di questa cantante dal timbro particolare e dalla sorprendente naturalezza ritmica. Prova di valore per la cantante nata a Milano da padre egiziano e madre italiana nel quartiere di Via Padova, in questi giorni al centro della cronaca. Da un punto di vista più strettamente top spicca La cometa di Halley, il pezzo che Francesco Bianconi dei Baustelle ha scritto per Irene che domina con sicurezza il palco dell’Ariston e che con questo pezzo può bissare il successo di Brucia la città. Sinceramente toccante la performance di Toto Cutugno per le sue difficili condizioni fisiche che con Aeroplani affronta la prova del Festival con la forza del veterano che non vuole mollare. I più divertenti sono Simone Cristicchi con la sua martellante Meno male che inneggia a Carla Bruni e scandisce un paradossale sarko-no sarko-si. Arisa, la rivelazione dell’anno scorso ha cambiato look e con Ricomincio da qui riprende il cammino di Sincerità accompagnata dalle deliziose Marinetti Sister’s. L’unico a interpretare la canzone dialettale, che avrebbe dovuto rappresentare una delle novità di questo Festival, è Nino D’Angelo, che in realtà a Sanremo ha cantato cinque volte e sempre in napoletano. Jammo, jà è una sentita invocazione al sud dell’Italia rivolta con ritmi e suoni che sono tra Khaled e la World Music e la voce squillante, tipica della tradizione napoletana della bravissima Maria Nazionale. La notte delle fate segna un buon ritorno di Enrico Ruggeri, Fabrizio Moro con Non è una canzone ha dato al suo tipico recitar cantando di ispirazione hip hop un andamento reggae. Poi i giovani che a parte i Sonohra, vengono tutti dai talent show. I Sonohra hanno vinto qualche anno fa la sezione giovani e debuttano tra i campioni con Baby una ballatina rock che eufemisticamente può essere definita innocua. La pattuglia dei giovani da talent show sorprende per il suo approccio tradizionale, curiosamente, nonostante l’anagrafe, non rischiano. L’unica capace di muoversi su una linea personale e con una voce non accademica, non a caso ha già inciso un duetto con Fiorella Mannoia, è Noemi che canta Per tutta la vita. Marco Mengoni, vincitore di X Factor, ha una canzone che probabilmente piacerà ai suoi fan ma che sicuramente non dà un contributo di qualità a questo Festival. Valerio Scanu viene invece da Amici e canta un brano, Per tutte le volte che, che lascia le stesse tracce dell’acqua sul vetro. L’impressione che, nonostante la sicura intonazione di Irene Fornaciari e il contributo d’intensità dei Nomadi, lascia Il mondo piange. A parte le considerazioni artistiche Scanu che venerdì canterà insieme ad Alessandra Amoroso, altra star di Amici, è in gara con un pezzo scritto da Pier Davide Carone che in questo momento sta spopolando nel talent di Maria De Filippi quindi è uno dei più seri candidati alla vittoria finale, visto l’influenza che ha il televoto per quanto mitigato dal 50% assegnato al giudizio dell’orchestra del Festival. Naturalmente per motivi simili anche Marco Mengoni e Noemi possono essere considerati degli aspiranti alla vittoria, così come inevitabilmente Emanuele Filiberto, che ha già vinto Ballando con le stelle, dove vota il pubblico, e Pupo, che insieme al principe conduce su Raiuno I raccomandati possono essere premiati dal televoto.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI