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A bergamo

Cenone di capodanno, piangono i ristoranti

L'Ascom: monostante l'offerta curata e i prezzi addirittura al ribasso, le famiglie preferiscono quest'anno il brindisi e la tavolata casalinga con gli amici.

Capodanno di austerità per i locali bergamaschi che organizzano il tradizionale cenone di San Silvestro. In questo difficile momento di congiuntura economica, a pochi giorni di distanza da un Natale all’insegna della sobrietà, i pochi quattrini che circolano saranno destinati soprattutto a brindisi, balli ed intrattenimenti musicali dopo la mezzanotte, penalizzando il cenone di Capodanno.
Molti abituali frequentatori di locali e ristoranti hanno privilegiato per la fine dell’anno la classica cena in compagnia di amici o in famiglia fra le mura domestiche.
Il forte calo dei consumi ha infatti toccato anche l’istituzione del tradizionale menù per dire addio all’anno passato: non mancano ristoratori che registrano presenze ai tavoli in linea con lo scorso anno, ma nella maggior parte dei casi la crisi ha presentato il conto di fine anno, con un calo di prenotazioni più o meno vistoso. “E’ stato un anno difficile per tutti: la crisi ha colpito anche i ristoranti che hanno subito un contraccolpo significativo, soprattutto sul versante dei pranzi di lavoro – dichiara Paolo Malvestiti, presidente dell’Ascom -. I ristoratori si sono fatti in quattro per consentire ai bergamaschi di passare un Capodanno sereno fuori casa, mantenendo i prezzi dello scorso anno o addirittura ritoccando leggermente i menù, studiando formule per famiglie, coppie e gruppi di amici, oltre a prestare grande attenzione all’atmosfera del locale e all’intrattenimento”.
Gli operatori lamentano un calo di prenotazioni, nonostante i menù allettanti e i prezzi sostanzialmente uguali se non ridotti rispetto allo scorso anno, dell’ordine del 20 per cento in media. “Quest’anno sarà privilegio di pochi riuscire a registrare il tutto esaurito per il cenone di San Silvestro – afferma Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori Ascom – nonostante la politica di mantenimento e contenimento dei prezzi adottata dalla maggior parte dei ristoratori”.
A rendere ancora più difficile tirare le somme di questo Capodanno la tendenza a prenotare all’ultimo minuto, con le relative difficoltà organizzative del caso: “Negli scorsi anni le prenotazioni venivano effettuate con largo anticipo, in media quasi un mese prima- continua Petronilla Frosio – quest’anno si profila invece una decisione last minute per non dire last second. Ci prepariamo ad accogliere richieste anche la sera del 31”.
I bergamaschi che, come i 5,6 milioni di italiani secondo le stime della Federazione Italiana Pubblici Esercizi – Fipe di Confcommercio, stapperanno bollicine al ristorante e nei locali potranno contare su menù all’insegna della tradizione: “Quest’anno la tendenza è recuperare le nostre origini e tradizioni- continua Petronilla Frosio-. La proposta gastronomica sarà rafforzata da ricette più semplici e tradizionali che in casa ormai non si è più soliti cucinare. Inoltre saranno privilegiati prodotti del territorio e di grande qualità, selezionati con cura e competenza dagli chef. La formula che andrà per la maggiore sarà quella dell’ “all inclusive” che garantisce rispetto della qualità delle pietanze, abbinamenti ad hoc con i vini e tempi di servizio migliori, con un percorso sia di terra che di mare che accontenta tutti i gusti”.

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