“Fermare la violenza è possibile”

Sul caso degli scontri tra tifosi atalantini e catanesi interviene anche Rocco Disogra, segretario nazionale del Coisp, il sindacato indipendente di Polizia. "Il vero tifo è allegro e passionale, la prevenzione non paga e lo dimostra il fatto che i tre arrestati hanno tutti precedenti di polizia specifici. Fermare la violenza di questi delinquenti è possibile – prosegue Disogra – se le società di calcio attuano una politica culturale tesa a presentare e far vivere ogni partita come una festa dello sport, invece che, far salire la tensione sportiva, sociale, agonistica, fino a parossismi, a “battaglie” da vincere. Nel gioco dei sinonimi, competizione diviene guerra: c’è chi parla di guerra come, appunto, sinonimo; chi invece si arma davvero. Una rivoluzione culturale che operi per far diventare ideologicamente lo stadio non un bunker da battaglia, il luogo privatizzato fuori dallo Stato come vorrebbero questi tifosi/delinquenti, ma una piazza di festa e partecipazione.
Anche se la nostra professione è rischiosa, anche se abbiamo giurato fedeltà allo Stato, anche se il nostro ultimo sacrificio ci porta a donare la vita per salvaguardare i cittadini, la Costituzione ed il bene collettivo, i casi credo sostiene Disogra debbano essere drasticamente due:
– o lo Stato è presente negli stadi, obbligando chi orbita attorno al pianeta calcio ad una rivoluzione culturale, anche nei confronti delle Forze dell’Ordine (azione persuasiva), ma ferreo ed inflessibile innanzi al minimo incidente provocato o in fieri d’esserlo, dai tifosi/delinquenti (azione dissuasiva);
– oppure ne sia totalmente assente, affidando alle società di calcio la gestione e la responsabilità dell’ordine pubblico".